Nella galleria sottostante trovate i materiali premiati dal Concorso Scuole 2025: Quella volta che…il Razzismo non esisteva? – organizzato in collaborazione con Prima Effe. Feltrinelli per la scuola – che ha coinvolto centinaia di studenti e studentesse da tutta Italia. Il concorso ha invitato le classi a riflettere e indagare la realtà del razzismo e a immaginare come possiamo trasformarla.
Attraverso alcune domande come “Come nasce il razzismo? Dove lo vediamo? Come possiamo superarlo?” ragazzi e ragazze hanno dato forma a idee, storie e proposte creative.
La giuria – composta da esperte ed esperti, persone creative e impegnate, tra cui gli autori e attivisti, Sumaya Abdel Qader, Gianluca Caporaso, Sabrina Efionayi, Letizia Gozzini, Federico Gregotti, Fiorello Miguel Lebbiati, Youssef Moukrim e Razzismo è una brutta storia – ha valutato gli elaborati tenendo conto sia della qualità dei risultati finali sia dei percorsi di riflessione avvenuti nelle classi. Ai progetti vincitori sono stati assegnati i premi: i buoni per l’acquisto di libri antirazzisti.
VINCITRICI E VINCITORI DEL CONCORSO
Tre i progetti vincitori, scelti per l’originalità, l’espressività e la capacità di diffondere un potente messaggio antidiscriminazioni
PRIMO PREMIO – CATEGORIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
- Il Razzistometro: un test a cui tutta Italia dovrebbe sottoporsi! – 3 I Quintino di Vona (Milano)
Un game show sul razzismo: in un divertente e riflessivo quiz le squadre di ragazzi si sono sfidate per riconoscere comportamenti discriminatori, confrontandosi su situazioni quotidiane che viviamo ogni giorno. Ironico, intelligente e diretto!
PRIMO PREMIO – CATEGORIA SCUOLA PRIMARIA
- Rombo, il rinoceronte diverso – 2A Istituto comprensivo “P. G. Semeria” plesso Manzi (Matera)
Una favola creata dai bambini ricca di valori!
In una narrazione tenera e con disegni colorati, i bambini e le bambine raccontano la storia di un rinoceronte che si sente escluso dagli altri animali perché diverso. La favola ci mostra che siamo tutti diversi, che sia una diversità legata alle origini, alla disabilità o all’orientamento sessuale. Nel racconto ci sono alleati che intervengono, e chi ha sbagliato trova lo spazio per riconoscerlo e chiedere scusa. Le giovani e le giovani della scuola ci ricordano così che sbagliare è umano, ma che si può sempre imparare, riparare e crescere insieme.
PRIMO PREMIO – CATEGORIA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
- Canzone: “E se..” – 2 I Liceo Classico Cutelli e Salanitro (Catania)
“Baldwin affermava “la verità è sacra”
mentre Grossman “la pace è la strada”;
Ghandi diceva “la violenza non è la via”,
Martin Luther King sognava un mondo di armonia.”
MENZIONI SPECIALI
Oltre ai premi principali, la giuria ha assegnato 7 menzioni speciali ad altri lavori che si sono distinti per la capacità creativa, la singolarità e l’impegno.
- “Siete come noi” – Sezione A/B CPIA (Agrigento, sede di Favara)
Una voce per ogni pregiudizio, una voce per ogni etichetta, una sola risposta a tutto: “siete come noi”.
Un video che smonta le solite generalizzazioni con ironia. Chi c’è dietro le etichette? Che vita vive e che sogni ha?
- “1 Marzo #zerodiscriminazioni” – Classi seconde e terze I.C. Bobbio Novaro (Torino)
Le classi di Torino hanno dato vita a un progetto speciale: una conferenza-spettacolo in occasione della Giornata internazionale contro le discriminazioni (1° marzo). Punto di partenza è stata la “piramide dell’odio”, uno strumento per comprendere come i piccoli pregiudizi, se non contrastati, possano crescere fino a sfociare nella violenza.
Il lavoro finale è un adattamento della presentazione che ha accompagnato l’evento – ci racconta l’emozione, l’impegno e la consapevolezza di chi conosce davvero il significato della parola discriminazione.
- “Le voci del circo” – 3 G I.C. Forio (Forio, NA)
Un racconto originale dove ogni personaggio – umano o oggetto – prende voce per raccontare la propria storia e prospettiva sulla vita nel circo. Ogni voce svela i propri sogni, emozioni, sofferenze e desideri, portando alla luce temi profondi di sfruttamento, liberta, identità e tanti altri.
Un racconto che, con fantasia e sensibilità, invita a riflettere sulla nostra capacità di metterci nei panni di altre persone, ascoltare le loro esperienze e di provare empatia: la competenza più importante per essere antirazzista!
- “Armocromia” – 4 F I.C. Publio Vibio Mariano (Roma)
Per quanto paia incredibile, ancora oggi certi discorsi razzisti si basano sull’idea che esistano razze “pure” da difendere dalla contaminazione. Alla base c’è la paura di un “meticciato”, di mischiarci insieme, come se la mescolanza fosse una perdita d’identità. Ma la storia umana è proprio storia di questi incroci, incontri e migrazioni. Lo racconta bene il lavoro della 4F: il mondo è già una mescolanza che è armonia, anzi armocromia!



“La nostra opera dal titolo “Armocromia” (armonia dei colori) nasce da un’attività laboratoriale sul razzismo e le diversità.
Tutti i bambini conoscono il significato della parola “razzismo” e sono consapevoli che differenti nazionalità comportano usi e costumi, religioni e caratteristiche somatiche differenti, ma il loro essere bambini, innocenti e senza pregiudizi, fa sì che non ne condividano l’accezione negativa. Il nostro elaborato artistico rappresenta il planisfero disegnato con i bambini di tutte le culture e nazionalità, incorniciato in un abbraccio collettivo e sorridente; sulla base mani che lo sostengono e la scritta “no al razzismo” nelle diverse lingue.
Da un lato le farfalle in volo, dal palmo di una mano, come simbolo di libertà e speranza di un mondo migliore senza pregiudizi nel riconoscimento reciproco delle proprie unicità.”
- Poster pubblicitari e canzone rap – 2 A Liceo Scienze Umane Collegio S. Carlo (Milano)
Ogni manifesto presenta un messaggio forte attraverso parole, colori e immagini. Il progetto realizzato per sensibilizzare contro il razzismo.






- “Io sono l’altro” – 3 B I.C. Rotonda-Viggianello (Rotonda, Potenza)
Dietro maschere colorate, con in mano cartelli di forme diverse, la classe ci riporta le frasi del brano di Niccolò Fabi per farci vedere cosa significa guardare con gli occhi di chi è diverso – o meglio, di chi viene trattato come diverso. Un progetto che invita a mettersi nei panni dell’altro e riconoscere le mille forme della diversità.
- Elaborato “Il razzismo attraverso il tempo” – 4 B serale ITCG Aterno-Manthonè (Pescara)
Le studentesse e gli studenti hanno prodotto delle riflessioni e una ricerca approfondita sul fenomeno del razzismo di ieri e di oggi e sulle sue conseguenze concrete, offrendo degli spunti per imparare ad essere più umani.
“In gran parte, le discriminazioni restano invisibili perchè, spesso, chi subisce resta in silenzio per paura di non essere creduto e chi ne è testimone non denuncia per paura di ritorsioni. Personalmente, penso che la prima forma di società, ossia la famiglia, sia responsabile di queste discriminazioni a causa della cultura condivisa: in questa prospettiva, l’unica via per uscirne è la cultura, il superamento di stereotipi e una maggiore acquisizione di apertura mentale.“
A breve pubblicheremo anche altri lavori candidati che hanno incontrato apprezzamento da parte della giuria e che potrete trovare qui!
Ringraziamo tutte le scuole, i docenti, le studentesse e gli studenti che hanno preso parte a questo concorso.
Speriamo che i materiali pubblicati possano continuare a essere spunti utili per il lavoro educativo, dentro e fuori le classi. Vi aspettiamo numerosi e numerose al concorso dell’anno prossimo!
E ora? Si continua!
L’8 e 9 giugno si vota per il Referendum sulla cittadinanza. Un altro passo importante per costruire un’Italia più inclusiva.