Parole, io e me – Racconti

I racconti dalla Casa Circondariale di Monza

Il laboratorio di scrittura creativa – Parole, io e me – condotto da Alessandro Mari, nell’ambito del progetto Parole Oltre i muri, si è svolto in un ciclo di 8 incontri mensili e ha prodotto una serie di racconti come risultato finale. Pubblichiamo qui degli estratti. Leggili tutti! 

Finché c’è storia 

Descarago

Se ti tuffi da lì sei il mio eroe”.
“Ok, però poi te lo voglio sentir dire, non vale far finta di niente”.
“Dai vecchio orso, meno chiacchiere e buttati !”
Gli piace che lei lo chiama così. E dentro di sè si compiace, di non essere affatto vecchio. Non di certo nelle sue prestazioni atletiche, e non perde occasione per dimostrarlo. La verità e che è lei, ad essere così giovane.  

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In questa vita infame

Marco C.

Un brutale sferragliare di chiavi apre il cancello del cortile. Sono le tre, forza tutti in cella.
Bonfio non ha nessuna voglia di salire.
Da un paio di settimane ha un compagno che passa la giornata a letto, finestra chiusa sigillata nonostante la stagione, odore di carogna di un cane.
In attesa della guardia che gli apra la porta, come al solito avrà due alternative.

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Lucky Strike

Marco Z. 

“Hai una sigaretta?” È così che è entrata nella mia vita. Ho alzato gli occhi e le ho allungato il pacchetto di Lucky Strike. “Mi fai accendere? “ Ha aspirato il fumo come se stesse riflettendo su qualcosa di importante, si è voltata ed è tornata da dove era venuta. Stavo ricominciando a parlare con Stefano quando ho sentito qualcuno picchiettarmi su una spalla. Era ancora lei, con lo sguardo innocente la sigaretta in mano.

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Valeria

Patrice S. 

Il cielo si scopriva bugiardo all’orizzonte.
Il mare grigio rabbioso, masticava la spiaggia.
Battendo i denti, il kway verde sopra la maglietta, guardavo Valeria.
I suoi occhi strizzati si perdevano verso un punto lontano.
Avevamo lasciato le bici appoggiate alla cinta della pineta.

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