ARNSA 2016 – IL PROGRAMMA

Day 1

Sessione plenaria:

  • Keynote Speaker: Sello Hatang della Nelson Mandela Foundation – The place of Anti-Racism today. 

Workshop:

  • No Name initiative: Transformational Dialogue in Action as a Consciousness Café. Con Jonelle Naude, Dieketseng Motseke & Anisha Pancia.
  •  Bridging Our Lives: Using Life Stories and Dialogue to Promote Authentic – Carrie Pratt.
  •  Young and Able – Leveraging Diversity, for Better Solutions – Quinton Pretorius

Day 2

Sessione plenaria:

  • Ph.D. Sikivu Hutchinson – Keynote Speaker –   educatrice, scrittrice, e specialista senior al Los Angeles County Human Relations Commission (LACHRC) si occupa di genere e giustizia sociale, ricerca e training sull’insegnamento interculturale, femminismo delle donne “di colore” e violenza sessuale.

Workshops:

 StarPower – Behavioural Games programme – Melissa Steyn, coordinatrice della DST NRF South African National Research,  direttrice fondatore della Wits Center for Diversity Studies. 

 DALA – Using public art for Anti-Racism – Doung Jahanger & Kira Erwin

PAST – All from One Campaign – Andrea Leenen – Il Palaeontological Scientific Trust (PAST) presenta l’evidenza scientifica sulle comuni origini del genere umano in Africa, attraverso l’”edu-training” Waking Tall.

Churches against Racism in SA Faith communities address the race challenge – Dawid Kuyler

Heartlines – Using Story Telling to deal with racism – Garth Japhet

25 ottobre – Day 1

La seconda conferenza annuale del Network Anti-razzista Sudafricano ARNSA  si apre con l’intervento “The place of anti-racism today” di Sello Hatang, CEO della Nelson Madela Foundation. Mr Hatang spiega che la lotta contro il razzismo è oggi più urgente che mai in Sud Africa e nel mondo. Per quanto riguarda la realtà Sud Africana basta vedere gli avvenimenti degli ultimi giorni, che hanno coinvolto il movimento studentesco – con la protesta #FeesMustFall* – in scontri sempre più violenti con la polizia. Il nuovo movimento studentesco va letto nel contesto più ampio del retaggio dell’apartheid, e non si tratta soltanto di una rivendicazione economica: per decenni gli studenti neri si sono sentiti come “una carta ATM che il bancomat non è in grado di leggere”. Ma in cosa consiste esattamente il retaggio dell’apartheid oggi? Mr. Hatang suggerisce alcune domande che è urgente porsi prima che sia troppo tardi.

  •  Perché le zone sub urbane dove stanno i neri ricevono ancora così pochi fondi e rispetto alle zone bianche ?
  • In che modo l’apartheid viene riaffermato dalle nuove politiche urbane? – Come si “decolonizza” il curriculum scolastico?
  • E’ possibile superare il razzismo se lo si teme ancora, combatterlo senza fomentare il sentimento anti-bianchi? Tra le risposte la necessità di un coinvolgimento sistematico della società civile, il lavoro con le Chiese che hanno da sempre giustificato il razzismo (e continuano a farlo) e con le istituzioni per una pianificazione strategica che possa sostenere il sogno e l’utopia di una società giusta.

Dopo la sessione plenaria, partecipiamo ai workshop condotti da alcuni degli attivisti presenti che condividono il metodo e gli strumenti che utilizzano. Il programma completo qui.