Festival antirazzista per Abba: scrittori e ospiti internazionali a Milano

MILANO: SCRITTORI E OSPITI INTERNAZIONALI, INCONTRI PUBBLICI, PERFORMANCE.

A 10 anni dall’omicidio di Abba, 10 giorni di festival antirazzista in sua memoria. Tra gli ospiti della rassegna scrittori e ospiti internazionali (con una spiccata presenza femminile, da Michela Murgia al premio Strega Helena Janeczek), per capire cos’è il razzismo e come si combatte, e come la questione di genere, il reddito, il lavoro, lo sfruttamento c’entrano con chi fomenta odio e divisione sociale.

“Il fascismo si cura leggendo, il razzismo si cura viaggiando”

Miguel de Unamuno

PROGRAMMA:

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SCRITTORI E OSPITI INTERNAZIONALI, INCONTRI E PERFORMANCE.
Tra gli ospiti della rassegna scrittori e ospiti internazionali (con una spiccata presenza femminile) per capire cos’è il razzismo e come si combatte, e come la questione di genere, il reddito, il lavoro, lo sfruttamento c’entrano con chi fomenta odio e divisione sociale.

Michela Murgia, tra le più importanti scrittrici italiane contemporanee, il 9 settembre alle h. 18.30 presenta il suo nuovo libro “L’inferno è una buona memoria” edito da Marsilio in cui indagando tra “la versione delle donne, la versione degli uomini e la versione di Dio” ci racconta come e perché è diventata femminista, ha iniziato a temere le gerarchie religiose e perché scrivere (e leggere libri) è un gesto politico. Modera l’incontro Giuseppe Genna.


Domenica 16 settembre h. 18 ospiteremo invece Helena Janeczek, vincitrice del Premio Strega 2018, con “La ragazza con la Leica” edito da Guanda che racconta la storia di Gerda Taro, la prima fotografa morta sul campo di battaglia. Una donna antifascista con un gruppo di amici, tra i quali Robert Capa, negli anni Trenta alle prese con la crisi economica, l’ascesa del nazismo, l’ostilità verso i rifugiati che in Francia colpiva soprattutto chi era ebreo e di sinistra, come loro.

Sempre con una donna parleremo in apertura del festival di lavoro e violenza di genere: Stefania Prandi il 7 settembre presenta il suo libro “Oro rosso. Fragole, pomodori, molestie e sfruttamento nel Mediterraneo” edito da Settenove
Anche Giovedì 13 settembre alle h. 18.00 parleremo di diritti e lavoro: “La classe operaia ha cambiato pelle” incontro con Gad Lerner, Alberto Tosi, USB nazionale, Compagni di Abdel Salam, RI-Maflow.
A chiusura del festival domenica 16 settembre alle h. 20.30 Il razzismo è una questione di classe” incontro pubblico con Aboubakar Soumahoro sindacalista USB attivo nella difesa dei diritti dei lavoratori e dei braccianti.

Molti anche gli artisti internazionali come Simonetta Agnello Hornby da Londra, scrittrice e avvocato: ha aperto il primo studio dedicato alla violenza sulle donne e il 15 settembre alle h. 18 terrà un incontro su razzismo e violenza di genere, in collaborazione con l’associazione Il Razzismo è una brutta storia, promossa dal Gruppo Feltrinelli.
Dalla Nigeria e ospite anche del Festival della letteratura di Mantova, A. Igoni Barrett autore di “Culo nero” (primo romanzo, con cui si è imposto sulla scena dei grandi autori nigeriani come Chimamanda Ngozi Adichie) aprirà il 9 settembre alle h. 15.30 la giornata dedicata all’Africa con il suo nuovo romanzo “L’amore è potere, o almeno gli somiglia molto” edito da 66thand2nd. Un’occasione unica per incontrare da vicino la cultura africana attraverso uno dei suoi massimi esponenti contemporanei. A seguire iniziative culturali e performance a cura della Comunità senegalese di Milano.


Cristina Ubah Ali Farah è una delle migliori voci della diaspora contemporanea: nata da madre italiana e da padre somalo, vive da bambina a Mogadiscio fino alla guerra civile. Ha dovuto riparare con la madre e il fratello in Ungheria (l’Italia non li accolse come rifugiati) e dopo alterne vicende ha vissuto a Verona, Roma e adesso a Bruxelles. Il 14 settembre alle h. 18.30 presenta il suo romanzo “Il comandante del fiume” edito da 66thand2nd, che racconta le vicende di un ragazzo somalo che fugge dalla Somalia con la madre e degli ostacoli incontrati al loro arrivo in Italia. Ha appena lavorato a una riscrittura dell’Antigone di Sofocle in chiave contemporanea, vincendo il bando MigrArti per l’impegno multiculturale e antirazzista. Modera l’incontro Maria Pace Ottieri.
Emmanuel Mbolela, studente e attivista in Congo perseguitato per ragioni politiche nel suo paese, ha viaggiato e lottato 6 anni prima di ottenere lo status di rifugiato in Europa. La sua storia è raccontata nel libro di AgenziaX “Rifugiato. Un’odissea africana”.

Con Alessandra Ziniti e Francesco Piobbichi due diversi appuntamenti per guardare da vicino a cosa accade nel nostro Mar Mediterraneo: Alessandra Ziniti è autrice di “Non lasciamoli soli” edito da Chiarelettere, un reportage sui lager libici e sulle violenze e le torture a cui i migranti sono costretti: Francesco Piobbichi è autore di “Disegni dalla Frontiera” e attivista di Mediterranean Hope, progetto che salva e accoglie i migranti.

Anche Andrea Segre sarà ospite con il film “L’ordine delle cose” in collaborazione con il Naga.
Quotidiani anche gli incontri con moltissime realtà che si occupano di migrazione e antirazzismo: con il sindacato USB parleremo di welfare e dignità contro la guerra tra poveri. “Prima gli sfruttati” perché non sono gli immigrati che rubano il lavoro, ma il neoliberismo che ci rende tutti schiavi.

Mentre sabato 15 settembre con Emergency e Opal parleremo di guerra e del business delle armi.
Un’intera giornata, l’11 settembre, sarà dedicata a Dario Fo con lo spettacolo “Dario Fo è Gesù bambino” con Mario Pirovano ma anche ai popoli rom e sinti, con la presentazione dei libri “Razza di zingaro” di Dario Fo e “Buttati giù zingaro” edito da Upre Roma. Ricorderemo il tremendo anniversario dell’estensione ai rom e sinti delle leggi razziali con cui iniziarono le deportazioni e gli internamenti degli zingari nell’Italia fascista. Era l’11 settembre 1940, cominciava così il Porrajmos e l’eccidio di almeno 500mila donne, uomini e bambini.
Infine con Nadia Busato presenteremo “Non sarò mai la brava moglie di nessuno” il romanzo edito da SEM che racconta la storia di Evelyn McHale una giovane segretaria che nel 1947 appena ventenne si lanciò dall’86° piano dell’Empire State Building a pochi giorni
dal matrimonio con il suo fidanzato.

Il programma è a cura di Don Durito Libreria, Comitato per non dimenticare Abba, USB.
Don Durito Libreria cura il bookshop temporaneo al Parco Sempione all’interno del Festival dal 6 al 7 settembre con una selezione di libri scelti tra le migliori case editrici indipendenti e non. Apertura tutti i giorni dalle h. 13 a mezzanotte.
Il Comitato per non dimenticare Abba e fermare il razzismo, nasce nel 2008 in seguito all’omicidio razzista di Abdoul Guibre a Milano nei pressi della stazione Centrale. Abba era un ragazzo di Cernusco, italiano, con la pelle nera ucciso a sprangate al grido di “sporco negro”. In questi 10 anni il comitato ha organizzato manifestazioni e iniziative in ricordo di Abba, aperto una scuola di italiano per migranti intitolata a lui e curato il Premio Abba per film e corti contro il razzismo in collaborazione con il Milano Film Festival.
USB Unione Sindacale di Base è un sindacato conflittuale e indipendente dal 2010.