Il Razzismo è una brutta storia è un’associazione impegnata nel contrastare razzismo e discriminazioni attraverso iniziative culturali, progetti educativi e advocacy. L’Associazione è promossa da Feltrinelli, librerie ed editore, e lavora insieme a esperte ed esperti per denunciare e comprendere la realtà del razzismo oggi e per cambiarla. Razzismo Brutta Storia è basata a Milano ma lavora su tutto il territorio nazionale ed è parte dello European Network Against Racism (ENAR).

Team

Progetti e comunicazione

Laureata in Relazioni Internazionali e Cooperazione alla University of Sussex (UK), ha lavorato in diverse ONG e come videomaker. Master in Teatro Sociale e di Comunità (UniTo – Dip. di Scienze dell’Educazione), dal 2013 si occupa dei progetti dell’associazione Il Razzismo è una brutta storia. Selezionata nel 2017 per il programma del Consolato U.S.A. International Vistors Leadership Program sui temi dell’educazione anti-discriminazioni, dal 2019 è Board Member dello European Network Against Racism. Attivista intersezionale, un quarto polacca, ama la danza, crede nelle persone, nell’arte e nella lotta per la dignità e i diritti. Meglio se tutto insieme.

Educazione e formazione

Project manager area Educazione.

Board

Presidente

Carlo Feltrinelli, Presidente del Gruppo Effe2005, così definisce il forte ruolo identitario del Gruppo fondato dal padre Giangiacomo quasi 70 anni fa: una filiera imprenditoriale che seleziona, distribuisce e promuove contenuti ed esperienze per chi è interessato ai libri, alla lettura, a dare spazio alla curiosità e alla propria dimensione di cittadino.
Nel dicembre del 2016 Carlo Feltrinelli ha inaugurato la nuova sede della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, della quale è Presidente dal 2001: un nuovo centro culturale urbano dedicato alla scienze sociali che mette al centro la ricerca, la divulgazione, l’editoria innovativa.
È autore di Senior Service (Feltrinelli 1999), vive a Milano.

Vicepresidente

Vicepresidente dell’associazione dalla costituzione. Dal 1988 lavora per il Gruppo Feltrinelli, dove ha ricoperto ruoli diversi, segreteria editoriale e segreteria della presidenza, capo ufficio stampa della Casa editrice, responsabile della comunicazione del Gruppo. Attualmente in pensione collabora ad alcune attività di comunicazione del Gruppo e prevalentemente lavora per Il Razzismo è una brutta storia. Prima del 1988 ha svolto lavori diversi, baby sitter, insegnante, cancelliere, giornalista militante, tutti utili alla sua formazione. Ama soprattutto la giustizia e l’etica, ma cerca di non essere noiosa.

Responsabile Comunicazione Gruppo Feltrinelli, Feltrinelli Education e Direttore Fondazione Feltrinelli

Responsabile della comunicazione corporate e rapporti istituzionali del Gruppo Feltrinelli, Direttore della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e Direttore di Feltrinelli Education. Laureato in Giurisprudenza, lavora da oltre vent’anni come communication manager o responsabile delle attività di comunicazione istituzionale per realtà pubbliche o private. Giornalista professionista, è stato collaboratore di diverse pagine culturali del Gruppo editoriale L’Espresso, ha lavorato come regista e autore per diverse trasmissioni radiofoniche Rai dal 1997 al 2001. Dal 2002 al 2006 è alla Normale di Pisa come Responsabile della comunicazione integrata, da 2006 al 2013 è nel Gruppo Telecom Italia come Responsabile della comunicazione corporate di Telecom Italia nella direzione External Relations. Attualmente ricopre l’incarico di Feltrinelli Education

Responsabile ricerca e sviluppo presso Fondazione G. Feltrinelli

Responsabile ricerca e sviluppo presso Fondazione Giangiacomo Feltrinelli con esperienza di ricerca sui temi delle migrazione e di gestione di progetti per la solidarietà interculturale 

Store Manager e coordinatore Tutor Librerie Feltrinelli

Store Manager megastore “La Feltrinelli Libri & Musica” Corso Buenos Aires Milano · Librerie Feltrinelli Milano

Comitato Scientifico

Co-fondatore dell’associazione, Gad Lerner è nato a Beirut nel 1954 da una famiglia ebraica e a soli tre anni si è dovuto trasferire a Milano. Come giornalista, ha lavorato nelle principali testate italiane da inviato o con ruoli di direzione. Ha ideato e condotto vari programmi d’informazione televisiva alla Rai, La7 e Laeffe. Ha diretto il Tg1. Ora scrive su “Il Fatto Quotidiano” e “Nigrizia”. Con Feltrinelli ha pubblicato Operai (1988, 2010), Tu sei un bastardo. Contro l’abuso delle identità (2005), Scintille (2009), Concetta. Una storia operaia (2017), L’infedele (2020) e ha curato, insieme a Laura Gnocchi, Noi, Partigiani. Memoriale della Resistenza italiana (2020) e Noi, ragazzi della libertà (2021). Il suo ultimo libro è Gaza. Odio e amore per Israele (2024).

Sumaya Abdel Qader è nata a Perugia da genitori giordano-palestinesi. Da oltre vent’anni si occupa dei diritti delle donne e inte(g)razione dei figli di immigrati. Dal 2016 al 2021 è stata la prima consigliera musulmana del comune di Milano. Attualmente è ricercatrice in sociologia. Ha fatto da consulente per la quarta e quinta stagione di Skam Italia, serie TV di culto, e nel 2019 ha pubblicato con Mondadori il romanzo Quello che abbiamo in testa. Si definisce una hakawati, raccontastorie, e nel 2023 ha pubblicato per Mondadori In cerca di me, il suo primo romanzo per ragazzi.

Anna Granata è professoressa di Pedagogia presso il Dipartimento di Scienze umane per la formazione “Riccardo Massa” dell’Università di Milano-Bicocca, dove insegna Pedagogia interculturale ai futuri insegnanti ed educatori. Tra i suoi ultimi libri: Ragazze col portafogli. Una pedagogia dell’emancipazione femminile (Carocci, 2024); Da piccolo ero un genio. Sette capacità da non perdere diventando adulti (Gribaudo Feltrinelli, 2022); Teen Immigration. La grande migrazione dei ragazzini (con E. Granata, Vita e Pensiero, 2019); Pedagogia delle diversità. Un anno in una classe interculturale (Carocci, 2016).
Brevi articoli, video-interviste, strumenti di divulgazione di temi di rilevanza sociale ed educativa sono raccolti sul portale www.savethemix.it

Dottoressa in scienze sociali all’Università degli studi di Padova, dove ha scritto una tesi sulle pratiche di accoglienza antirazziste in famiglia. Basata a Verona, insegna a Padova dove collabora nell’area di ricerca sull’antirazzismo sviluppata da Annalisa Frisina e all’Università di Stanford a Firenze. E’ stata nel Direttivo di Refugees Welcome Italia ed è membro del Coordinamento Antirazzista Italiano.

Sinto e rom italiano, con nonno materno montenegrino (rom calderascia), nonna tedesca (sinta hefta vagenghere), bisnonna paterna francese (sinta velcia) e nonno italiano dal 1422 (sinto lombardo e piemontese). Gran parte della famiglia scappò da Hitler in Italia e venne rinchiusa nei campi di concentramento da Mussolin, riuscendo a salvarsi. Cittadino del mondo, cresciuto in rulot, in Occupazioni e nel cosiddetto “campo”, il vivere in comunità ha dato forma al desiderio di partecipare alla vita politica. Prima da italiano, poi con la consapevolezza che il popolo Romanì è tra i più marginalizzati, sfruttati e odiati. Con amiche e amici attivistə ha fondato “Kethane Rom e sinti per l’Italia” un movimento che dà voce alle comunità e crea spazi di dialogo diretto con la politica, in un percorso di auto organizzazione e rappresentanza. Da attivista locale di Lucca ha ora responsabilità nazionale. Tra le battaglie più importanti: riconoscimento dei Rom e Sinti come minoranza storico linguistica – una misura che migliorerebbe i fronti dell’abitare, del lavoro e la situazione educativa -; riconoscimento del Porrajmos, contrasto all’antiziganismo mediatico e politico, stop a sgomberi forzati.

È nata ad Addis Abeba, in Etiopia, e cresciuta in Italia, dove ha completato gli studi specializzandosi in Cooperazione internazionale. Dal 2001 lavora nel campo delle migrazioni e dello sviluppo, anche all’interno di iniziative e progetti di ONG italiane, attraverso i quali ha costruito relazioni di lungo periodo con le comunità di migranti in Italia. Dal 2003 al 2016 è stata funzionaria dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), nel ruolo di Migration and Development Senior Specialist. In questa veste, ha sviluppato la strategia dell’OIM Italia in materia di migrazione e sviluppo, nonché i relativi programmi e progetti. Ha realizzato iniziative che vanno dall’empowerment dei migranti nella cooperazione internazionale a nuovi strumenti finanziari a sostegno delle iniziative di sviluppo delle diaspore.
Dal 2016 al 2023 è stata membro del Consiglio Nazionale della Cooperazione (CNCS), in rappresentanza delle associazioni di migranti e delle organizzazioni della diaspora. Docente di Migrazione e Sviluppo per università pubbliche e private, ha partecipato come esperta al programma “Summit Nazionale delle Diaspore”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione (AICS) e da fondazioni private. Il programma mira a dare corpo alle innovazioni contenute nella nuova legge italiana sulla Cooperazione allo Sviluppo. Attualmente impegnata nel campo delle strategie per cambiare la narrazione sulle migrazioni, ha curato la versione italiana del toolkit narrativechange.org, sviluppato da ICPA. È inoltre impegnata come formatrice certificata ICPA per guidare le organizzazioni della società civile italiana nell’uso efficace di questi strumenti.

Letizia Gozzini è nata nel 1964. Si è laureata con il Prof. Franco della Peruta in Storia del Risorgimento alla Statale di Milano, con una tesi sul movimento
sindacale femminile contadino tra Otto e Novecento. Ha vinto la borsa di studio
“Duilio Codrignani” presso l’Istituto Gramsci Emilia-Romagna e ha condotto una ricerca storica sugli scioperi femminili del ’43, confluita in un convegno in ricordo della figura di Gisella Floreanini. Ha curato l’archivio del socialista fiorentino Carlo Pucci, ora conservato presso la Fondazione Turati. Dal 1992 al
1994 ha assistito Franco Fortini Lattes nella prima sistemazione archivistica del Fondo, ora a Siena presso l’omonima Fondazione. Ha curato, insieme a Piero Scaramucci, la pubblicazione del volume “Non complice”, sulla figura del padre Giuseppe Gozzini per le Edizioni dell’Asino. Dal 1994 insegna Lettere nelle scuole superiori di Milano. Per molti anni ha vissuto nelle case occupate di Via Sannio e di Via Madonnina a Milano e ha svolto lavoro politico di base nell’associazione “Arti e Mestieri Libertari” e nel centro sociale femminista “La Ridda” di Milano.

Seble Woldeghiorghis è strategic consultant con un’ampia esperienza sia in ambito pubblico che privato. Ha lavorato come political and policy advisor per il Comune di Milano presso l’Assessorato alle politiche sociali e cultura della salute, e ha acquisito esperienza in ambito aziendale sia a livello nazionale che internazionale. Durante il suo percorso professionale, si è impegnata nella promozione di pratiche inclusive e innovative, favorendo collaborazioni trasversali che ponessero al centro la responsabilità sociale e l’innovazione. Ha inoltre collaborato con diverse testate giornalistiche dove ha scritto di innovazione, inclusione sociale e diversity. come va questa frase? Attualmente collabora con diverse realtà e supporta la Triennale di Milano in qualità di consulente nell’ambito della 24ª Esposizione Internazionale che si terrà nel 2025.  È nata in Italia ed è di origini eritree ed etiopi.

Expert e Network

Dr. Camilla Hawthorne lavora come assistente presso il dipartimento di sociologia e il programma di Critical Race & Ethnic Studies all’Università della California, Santa Cruz, dove insegna corsi sul razzismo, immigrazione, e le geografie della disuguaglianza. Camilla è anche una coordinatrice della Black Europe Summer School ad Amsterdam in Olanda. Camilla ha ottenuto il suo dottorato di ricerca in geografia dall’Università della California, Berkeley, nel 2018. Un’afroitaliana con mamma bergamasca e papà afroamericano, Camilla studia i movimenti sociali di giovani afrodiscendenti nel “mediterraneo nero.”

Angelica Pesarini è docente in Sociologia alla New York University di Firenze dove insegna “Black Italia”, un corso dedicato alla all’analisi delle intersezioni di razza, genere e cittadinanza in Italia. Angelica ha conseguito un Ph.d. in Sociologia e Studi di Genere in Inghilterra e ha lavorato come docente di Genere, Razza e Sessualità all’università di Lancaster prima di riapprodare in Italia nel 2017. Il suo lavoro di ricerca riguarda le negoziazioni di genere, razza e identità nell’Italia coloniale e postcoloniale. In precedenza Angelica ha indagato le relazioni tra identità di genere e attività economiche presso alcune comunità Rom residenti a Roma, ed ha analizzato strategie di rischio, sopravvivenza e opportunità nel contesto della prostituzione minorile maschile, a Roma. Angelica ha pubblicato diversi saggi e articoli accademici e sta attualmente scrivendo la monografia della sua ricerca di dottorato.

Attivista femminista, artista e scrittrice.
Voce e testi dello spettacolo “Che Razza di Rap” attualmente in tour, in collaborazione con l’autore e ricercatore hip hop u.net che ha visto il suo debutto al Santeria Toscana 31 (Milano). Co-fondatrice del collettivo artistico triestino ZufZone. Ha pubblicato il “Manifesto per l’antisessismo del rap italiano” per EUT e una ricerca sulla “pimpologia” hip hop per PalGrave MacMillan. Collabora con VICE – Noisey, Jacobin ed Agenzia X, tra le autrici di Future (effequ). Scrive di antirazzismo, femminismo, hip hop e identità. Seconda classificata al Premio nazionale di poesia con musica Alberto Dubito, ha partecipato con le sue poesie ad eventi e festival nazionali. Ha esibito i suoi disegni e quadri a mostre personali e collettive, creando etichette di vino, partecipando a opere di street art o copertine di riviste, con la calligrafia araba, invece, è stata invitata ad esporre per il Salone del libro 2015 – Torino.

Addes Tesfamariam classe ’85, milanese dal sangue eritreo, dopo gli studi in scienze internazionali alla Statale di Milano si sposta in Olanda dove con un master in sociolinguistica all’università di Tilburg unisce i suoi interessi per il mondo del beauty, le identità afrodiscendenti e i social media investigando le pratiche estetiche antirazziste messe in atto dalle donne nere della diaspora. Fra gli articoli pubblicati in ambito accademico per Diggit Magazine vi è “Afro-hair, Afro beauty, Afro-Italian” nel 2016 e nel 2018 titola la tesi di master “#BlackBeautyMatters”.
Addes scrive di parte del suo percorso ne “La maratona continua” racconto autobiografico contenuto nell’antologia “FUTURE” 2019.

Ndack Mbaye è consulente legale specializzata in diritto d’asilo e immigrazione, attivista antirazzista e autrice. Ha partecipato con un racconto all’antologia Future. Il domani raccontato dalle voci di oggi curata da Igiaba Scego (Effequ, 2019) e con un reportage narrativo a I dimezzati. Storie vere due uomini e donne a metà (CTRL, 2020). Scrive per The Vision e altre testate. E’ esperta di diritto antidiscriminatorio, intersezionalità e filosofia del diritto.

Marie Moise (Milano, 1987) è dottoranda in Filosofia politica all’Università di Padova e Toulouse II, si occupa di razzismo e colonialismo da una prospettiva femminista e di genere. Scrive di questi argomenti per la rivista “Jacobin Italia” di cui è redattrice. Ha lavorato alla traduzione di Donne, razza e classe di Angela Davis (Alegre 2018) e alla prefazione di Marielle, presente! (Capovolte 2019). Sono in corso di pubblicazione il saggio “Black feminism” in Introduzione ai femminismi (Derive&Approdi 2019), il racconto “Abbiamo pianto un fiume di risate” per la raccolta curata da Igiaba Scego Future. Il domani narrato dalle voci di oggi (Effequ 2019).

Associated Expert dal settembre 2019 all’agosto 2021, poi Membro del Direttivo fino al gennaio 2023. Rahel Sereke, classe ’78, è nata a Roma, vive attualmente a Milano dove ha concluso gli studi al Politecnico in Politiche per la pianificazione urbanistica, territoriale e ambientale. Tale disciplina, insieme all’interesse per i processi di partecipazione attiva, alle attività di tutela dei diritti delle minoranze, in particolare immigrati lgbtq, richiedenti asilo e rifugiati, connota il suo impegno di attivista nell’intervento in contesti urbani conflittuali e complessi.
Socia fondatrice e presidente in carica dell’associazione di promozione sociale Cambio Passo, ha contribuito all’elaborazione di un punto di vista critico sulla crisi delle politiche migratorie europee e sul sistema di accoglienza italiano all’interno della rete Nessuna persona è illegale, promuovendo il protagonismo degli stessi immigrati e un approccio transculturale e decolonizzante.