“Tutti coloro che dimenticano il loro passato sono condannati a riviverlo.”

Primo Levi

Il 27 Gennaio è Il Giorno della Memoria, che ricorda quando nel 1945 le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. 

In che modo ricordiamo (o non ricordiamo) oggi la Shoah, il Porrajoms, l’Omocausto e le deportazioni politiche avvenute durante il NazifascismoCome evitiamo una celebrazione retorica, che non ci aiuta a comprendere ciò che è successo e a creare connessioni con l’oggi?

Qui una selezione di libri che abbiamo amato, che rispondono a domande che forse sono anche le vostre, per adultə, per docenti, per tuttə. 

Cliccate qui per vedere la bibliografia con le nostre proposte!

Di seguito, alcune testimonianze e approfondimenti per lavorare nelle scuole e nelle classi, che aiutano a parlare di Porrajimos, Omocausto e delle deportazioni.

Testimonianze

Nella bibliografia trovate alcuni libri scritti da Edith Bruck, una scrittrice, poetessa, traduttrice, regista e testimone della Shoah. Potete ascoltarla in queste video-interviste:

La Crepa e la Luce

Edith Bruck offre il suo sguardo sull’oggi, attraverso le ferite della sua storia personale e della storia collettiva. Il titolo del video si ispira al verso di Leonard Cohen, tratto da Anthem: «C’è una crepa in ogni cosa e da lì entra la luce».

Intervista per il Premio Strega 2021

Un’intervista a partire dall’ultimo romanzo autobiografico pubblicato dell’autrice, “Il Pane Perduto”, tra riflessioni e testimonianza.

Testimonianze dei deportati ANED

Approfondimento: Porrajimos

La testimonianza di Hugo Höllenreiner

La testimonianza di Hugo Höllenreiner, tedesco di etnia Sinti nato nel 1933 e deportato nel 1943 ad Auschwitz con la sua famiglia. Venne liberato a Bergen-Belsen.

Intervista a Rita Prigmore de Il Secolo XIX

Intervista a Rita Prigmore, Sinta sopravvissuta agli esperimenti medici svolti sui gemelli.

Approfondimento: Omocausto

Omocausto. La memoria dei triangoli dimenticati

Una diretta organizzata da Arcigay per raccontare l’olocausto e con la presentazione della storia di Lucy, una donna transessuale sopravvissuta al campo di Dachau, la cui storia è stata raccontata in “C’è un soffio di vita soltanto”