Di seguito una selezione curata da Razzismo Brutta Storia con Mediterranea e Melting Pot Europa di saggi e romanzi proposti per il World Refugee Day.
Alcuni si allacciano più direttamente al tema che tratteremo nell’evento del 20 giugno, altri ci portano ad esplorare storie e resistenze su altre linee di confine. Tutti quanti parlano della necessità di ripensare le politiche sulla libertà di movimento.
Boza! Diari dalla frontiera
Giliberti, Queirolo Palmas, Eleuthera, 2024
Questi diari di campo, attraverso un’opera di montaggio narrativo e grazie alla capacità evocativa dell’illustrazione, esplorano le ricadute necropolitiche della produzione e del consolidamento dei confini esterni e interni dell’Unione Europea. Contestualmente, le storie individuali e collettive che qui affiorano – dai campi di Borgo Mezzanone ai valichi del Brianzonese, dagli uliveti tunisini a Lampedusa, dalle metropoli marocchine, da cui partono gli harraga, alle Canarie – restituiscono la potenza trasgressiva della solidarietà come pratica informale e rizomatica, capace di sostenere ciò che gli Stati sanzionano come mobilità inopportune.
E la quarta volta siamo annegati
Sally Hayden, Bollati Borighieri, 2023
Nel 2018 la giornalista Sally Hayden inizia a ricevere via Facebook richieste d’aiuto da parte di prigionieri detenuti nelle carceri in Libia, migranti che avevano tentato di attraversare il Mediterraneo per scappare da guerre e dittature. Hayden decide così di ripercorrere la rotta dei migranti, raccogliendo testimonianze uniche, interpellando vittime, governi, istituzioni e organizzazioni internazionali. L’autrice si sofferma sulle politiche migratorie dell’Unione Europea che hanno contribuito indirettamente ad alimentare il traffico di essere umani. Questa inchiesta cruda e coraggiosa ha la capacità di far emergere le spaventose contraddizioni di un Occidente che ha paura di perdere i propri privilegi. Riesce a scuotere le coscienze e a far riflettere sulle nostre responsabilità collettive e individuali, restituendo voce a chi se l’è vista negare.
La Guerra invisibile
Maurizio Pagliassotti, Einaudi, 2023
Dalla rotta alpina italo-francese al confine turco-iraniano, Maurizio Pagliassotti, affronta un viaggio lungo seimila chilometri, in parte a piedi. E va alla scoperta dell’altro fronte di guerra interno, tra Europa e Asia minore: quello contro i migranti. Un fronte di lunga durata, ben piú di quello ucraino, ma molto piú nascosto o del tutto invisibile. Una guerra vittoriosa perché il nemico, il migrante, alla fine è battuto, ridotto a vivere nascosto e braccato in piccoli gruppi lungo la rotta dei Balcani o in Turchia. Il coraggioso progetto dell’autore è essere migrante tra i migranti, trafficante tra i trafficanti, anarchico tra gli anarchici: per raccontare aspirazioni, astuzie, sconforti e per dare un’idea molto da vicino di cosa sia il cuore oscuro dell’Europa.
Le dannate del mare. Donne e frontiere nel Mediterraneo
Camille Schmoll, Astarte, 2022
Per molto tempo le donne sono state assenti dal grande racconto della migrazione, eppure sono molte quelle che lasciano le loro case e i loro affetti per intraprendere il lungo viaggio attraverso il deserto e il Mediterraneo. Basato su ricerche sul campo condotte ai confini dell’Europa, in Italia e a Malta, questo libro è un’inchiesta sulle tracce delle sopravvissute. Nel restituire le molteplici sfaccettature dei loro percorsi e destini, questo libro declina al femminile la storia delle migrazioni nel Mediterraneo, rifiutando la stereotipata dicotomia che oppone la migrante-vittima alla migrante-eroina, per adottare il punto di vista dell’esperienza diretta delle donne.
Migranti e rifugiate
Barbara Pinelli, Raffaello Cortina Editore, 2019
Questo libro interseca prospettive di genere e di antropologia femminista con indagini sulle donne rifugiate e migranti a partire dagli anni Settanta del secolo scorso.Â
In contrasto con l’immagine persistente che ritrae immigrate e rifugiate come soggetti sospesi dalla storia, queste pagine mostrano come siano proprio coloro che infrangono sicurezze, presentandosi sulla scena politica come profughe e migranti, superando le linee del colore, del genere, della classe, a proporre prospettive radicali per l’analisi dei poteri dello Stato, delle gerarchie sociali e anche dell’ineguale distribuzione politica del dolore.
Acqua come frontiera
Caterina Di Fazio, Feltrinelli, 2022
Dai campi in Bosnia al Mediterraneo, dalle mura di Ceuta e Melilla fino all’Atlantico, le persone in movimento vengono respinte alle frontiere, trattenute in isole-prigione, risucchiate sul fondo del mare fino a diventare corpi senza identità .
Ridurre le migrazioni a un problema di sicurezza non consente di cogliere l’orizzonte di opportunità che possono schiudere in termini di sviluppo sostenibile, cooperazione internazionale e transizione verde. Muovendo da una riflessione sullo spazio europeo come spazio politico da sempre imparentato all’idea di movimento, Caterina Di Fazio ci conduce al cuore della questione migratoria, dalle contraddizioni legate alle politiche di esternalizzazione delle frontiere alle contro-narrazioni capaci di rilanciare i princìpi di solidarietà e responsabilità condivisa.
Mal di Libia. I miei giorni sul fronte del Mediterraneo
Nancy Porsia, Bompiani, 2023
Nancy Porsia arriva per la prima volta a Tripoli il 4 novembre 2011, due settimane dopo la morte di Muammar Gheddafi. Per un anno viaggia tra Nord Africa, Europa e Medio Oriente, poi si stabilisce a Tripoli e da lì racconta i grandi intrecci della politica, tra colpi di stato e interferenze dei servizi, gli sviluppi della guerra civile, le dinamiche complesse tra rivoluzionari e nostalgici gheddafiani e la dinamica delle migrazioni: dalle strade di Tripoli alle coste di Sabratha, per anni fa la spola tra le case dei trafficanti, le carceri stracolme e le spiagge della morte.
Lo scafista
Stéphanie Coste, La nave di Teseo, 2022
Seyoum ha trent’anni ed è uno dei più importanti scafisti della costa libica. Sono dieci anni che fa questo terribile mestiere, da quando, nel 2005, la sua fuga dall’Eritrea si era arenata sulle spiagge del Mediterraneo. Spietato, intelligente e senza scrupoli, ha creato un piccolo impero basato sulla disperazione di chi fugge da povertà , persecuzioni e guerra. La sua routine quotidiana fatta di violenza, ricatti, truffe, abuso di khat e alcool pare aver cancellato in lui ogni briciolo di solidarietà nei confronti degli uomini e delle donne che si rivolgono a lui con la speranza di un domani migliore in Europa.
Bilal, Il mio viaggio da infiltrato verso l’Europa
Fabrizio Gatti, La nave di Teseo, 2022
Questo libro è il racconto di un viaggio straordinario e insieme un’inchiesta unica al mondo. Per quattro anni Fabrizio Gatti ha cambiato il suo nome in Bilal per trasformarsi in un migrante clandestino e descrivere, in prima persona, il dramma di chi si mette in marcia per conquistare una vita migliore al di qua del Mediterraneo.
Durante questo viaggio Fabrizio Gatti ha scoperto le voci dei protagonisti, i nomi dei criminali, le complicità dei governi, gli interessi economici e politici di chi guadagna dal traffico dei nuovi schiavi. E ha raccontato in questo libro la cronaca – drammatica, appassionante e tutta reale – della più grande avventura umana del terzo millennio.
Chi è nudo non teme l’acqua
Matthieu Aikins, Iperborea, 2023
È il 2016 e a Kabul, la guerra che va sempre peggio, i talebani che avanzano, mentre i boati delle bombe echeggiano nelle strade. La speranza ha lasciato il posto alla paura e per molti la fuga dal Paese è l’unica via. Anche Omar, un giovane che si guadagna da vivere come interprete per le forze statunitensi, decide di affidarsi ai «facilitatori» che promettono di farlo arrivare in Italia. Fingendosi un migrante, Matthieu segue Omar sulla famigerata rotta che porta al Mediterraneo attraverso i passi montani dell’Asia centrale. A sbarrare loro la strada trafficanti spietati che conoscono solo l’alfabeto dell’oro e delle pistole, fiumi insuperabili come interi oceani, frontiere protette da visti, leggi di parlamenti lontani, echi di dibattiti in tv. Ed è il sogno di abbattere questo muro invisibile a spingerli nel mare agitato fra Turchia e Grecia, dove il loro viaggio si trasforma in uno spaventoso inseguimento notturno.
“Chi è nudo non teme l’acqua” è una grande epica contemporanea, una storia universale di amicizia e coraggio, un grido di denuncia che è prima di tutto un atto d’amore.
Terra di nessuno
Eric J. Leed, Il Mulino, 2014
Fra il 1914 e il 1918 la Grande Guerra produsse mutamenti profondi sul piano politico, economico, sociale, culturale, come pure sul piano più privato delle coscienze individuali. La sensibilità e il mondo interno di coloro che all’esperienza bellica parteciparono direttamente vennero scardinati. Nel suo vissuto il soldato vede scavarsi un vuoto, una sorta di «terra di nessuno» psicologica. Le lunghe ore trascorse in trincea alimentano nevrosi, claustrofobie, miti, fantasie: analizzando le testimonianze dei combattenti con gli strumenti dell’antropologia, della sociologia e della psicologia, Leed rilegge in modo originale e innovativo l’«evento guerra», visto in termini non più solo di storia politica o militare, ma di immaginario, emozioni, memoria.
Pane e acqua. Dal Senegal all’Italia passando per la Libia
Ibrahim Lo, Villaggio Maori, 2021
Ibrahima Lo è in Italia da pochi anni e ci è arrivato partendo dal Senegal, sopravvivendo ai lager libici e dopo che il gommone con tante, troppe persone a bordo su cui viaggiava è naufragato. Non un’inchiesta condotta da terze voci, ma la storia vera di chi è grato alla vita per averne ancora una e poterne scrivere. Questo libro è il racconto di chi ha rischiato di morire ripetutamente nella speranza di approdare a una terra promessa, l’Europa, e che – nonostante la meta venga raggiunta – deve farei i conti con il razzismo di una società ipocrita e xenofoba, con lavori in nero e sottopagati, e una nuova vita da costruire a partire dal niente. Ma quella di Ibrahima Lo è anche la narrazione felice di una solidarietà che resiste all’oscurantismo, di persone ancora umane in grado di aiutare chi ha un’esperienza da migrante alle spalle.
Fratellino
Ametes Arzallus Antia, Ibrahima Balde, Feltrinelli, 2021
È alla ricerca del fratello piccolo, partito con l’intenzione di raggiungere l’Europa e mai arrivato, che Ibrahima Balde lascia la Guinea e il lavoro di camionista, per intraprendere un viaggio che non voleva fare.
Questo romanzo è la cronaca, lucida ed essenziale, della vita di Ibrahima Balde, da lui stesso raccontata, e trascritta dal poeta Amets Arzallus Antia. Una voce che ci fa capire, senza vittimismo ma in tutta la sua drammaticità , cosa sono la traversata del deserto, il traffico dei migranti, la prigionia, le torture, la violenza della polizia, il viaggio in mare, la morte. Esistono mille motivi e storie che portano una persona ad attraversare il Mediterraneo per cercare di raggiungere l’Europa. La disumanizzazione delle loro morti, le espulsioni, le vite illegali sembrano necessarie per alimentare la nostra indifferenza. In realtà ognuna di queste vite è unica e universale e questo racconto ne è la drammatica testimonianza.
Io sono con te. Storia di Brigitte
Melania G. Mazzucco, Einaudi, 2016
Due donne si incontrano per mesi, imparano a conoscersi, a capirsi, a fidarsi l’una dell’altra. Una si chiama Brigitte, arriva dal Congo, ha perso tutto e comincia a raccontare; l’altra si chiama Melania, l’ascolta a lungo e poi quella storia decide di scriverla.
Brigitte arriva alla stazione Termini un giorno di fine gennaio. È fuggita precipitosamente dal Congo, scaricata poi come un pacco ingombrante. La stazione di Roma diventa il suo dormitorio, la spazzatura la sua cena. Eppure era un’infermiera, madre di quattro figli che ora non sa nemmeno se sono ancora vivi. Quando è ormai totalmente alla deriva l’avvicina un uomo, le rivolge la parola, le scarabocchia sul tovagliolo un indirizzo: è quello del Centro Astalli, lì troverà un pasto, calore umano e tutto l’aiuto che le serve. Di fatto è un nuovo inizio, ma è anche l’inizio di una nuova odissea.
Gaza. Odio e amore per Israele
Gad Lerner, Feltrinelli, 2024
È a Gaza che la Bibbia colloca il celebre episodio in cui il guerriero ebreo perde la vita fra le macerie insieme ai nemici. È da Gaza nel 2023 hanno sconfinato le milizie di Hamas per compiere in Israele il più terribile massacro. È sugli abitanti di Gaza che il governo Netanyahu ha scatenato una sanguinosa offensiva militare. Gaza, insomma, è diventata il simbolo di una contesa culturale e morale. Gad Lerner si misura con il fanatismo identitario, e da ebreo, per il quale Israele ha significato salvezza, deve fare i conti con l’esclusivismo e il tribalismo della destra sionista.
Il caffè delle donne
Widad Tamimi, Mondadori, 2020
l caffè è l’unico punto fermo nella vita di Qamar, che da sempre è in equilibrio tra due mondi e tra le due culture. Nelle lunghe giornate trascorse con le donne di famiglia, impara a curare il corpo come ogni sposa deve saper fare, a cucinare, a essere seducente e insieme modesta. Ed è durante queste lunghe ore al femminile che viene introdotta all’antico, affascinante rituale del caffè.
Buona lettura!
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