Materiali per una didattica decoloniale, Jacobin n. 9
È da pochi giorni uscito La scuola non serve, il numero nove della rivista Jacobin Italia, edita da Alegre. Il numero riflette sul ruolo dell’istituzione scolastica, presa in scacco dalla pandemia e da decenni di de-finanziamento e ristrutturazione neoliberale. Tra i numerosi e ricchi interventi è contenuto anche un pezzo a firma delle due experts di Razzismo Brutta Storia Mackda Ghebremariam Tesfau’ e Angelica Pesarini, titolato Materiali per una didattica decoloniale. Nelle pagine le experts immaginano di poter scrivere un “non-Sussidiario”, dal quale trarre spunto per portare nelle classi temi di cui non si discute a sufficienza: il passato coloniale, la relazione tra questo passato, il presente e futuro collettivi e la resistenza nera.
L’articolo si compone di due momenti, uno filosofico, nel quale viene messo a tema il significato delle reparation e la genealogia che ne impone il dibattito, e uno storico, che si concentra sulla figura di Giorgio Marincola, partigiano italiano nero di origine somala.
Una nota per i docenti accompagna il testo ed invita a riflettere su come sia possibile pensare le discipline scolastiche – nello specifico la filosofia e la storia – al di là delle recinzioni coloniali.
Razzismo Brutta Storia crede nella necessità di aprire percorsi decoloniali all’interno delle scuole, riattivandone la portata più concreta, ovvero che più incide sulle vite materiali di noi tuttə.
In ragione di tale urgenza è stato organizzato a ottobre un ciclo di lezioni indirizzate ai docenti e tenute dalla professoressa Valentina Migliarini e dall’insegnante Rahma Nur, il cui programma è raccolto nella pagina Decolonize Education.
Il corso, sotto forma di interventi o ciclo di lezioni, può essere portato in tutte le scuole.
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