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Dalla newsletter dello European Network Against Racism – ENAR di cui facciamo parte, l’appello a parlare dei casi di brutalità della polizia in Europa, a cui dall’inizio del Covid19 sono stati aumentati i poteri con un aumento delle discriminazioni verso comunità e persone razzializzate in tutta Europa.

🔴 Tre #persone nere sono #morte durante interazioni con la polizia
#AdilC., diciannovenne Belga di background migratorio marocchino è morto il 10 aprile a #Bruxelles dopo essere fuggito dalla polizia che lo aveva fermato per controlli legati alle misure Covid.
In Francia, #MohamedG., 34 anni, è morto l’8 aprile a Béziers in seguito di un fermo e perquisizione della polizia per non aver rispettato le misure del lockdown.
#Sabri, 18 anni, è morto ad Argenteuil il 16 Maggio in in un incidente che lo ha visto travolto in moto da un camion della polizia.

🔴 In Francia i dati ufficiali indicano un numero sproporzionato di multe in quartieri popolari con un elevato numero di residenti di comunità razzializzate.

Come dice Karen Taylor dell’Associazione Afrotedesca Each One Teach One (EOTO) e.V. e Presidente del Direttivo di ENAR, “Anche in Europa le persone Nere muoiono a causa degli incontri mortali con la polizia e di eccessivi fermi e controlli”.

Con il COVID alla polizia sono stati dati ovunque maggiori poteri, e questo è risultato in un aumento della violenza verso comunità razzializzate in Europa.

ENAR chiede ai governi di adottare provvedimenti, investigazioni e misure disciplinari per combattere le pratiche discriminatorie della polizia e condannare pubblicamente gli episodi.
Dovrebbero esistere meccanismi accessibili, efficaci e indipendenti per riportare casi di brutalità della polizia.

Serve raccogliere e rendere pubblici i dato disaggregati per quartiere e su base etnica relativi ai controlli, multe e procedimenti penali.

#BLACKLIVESMATTER #StopPoliceBrutality



Articolo pubblicato in Articoli, il 01 giugno 2020