Lo scorso weekend (20-22 giugno) a Bruxelles, Giulia Frova, Responsabile Progetti e Comunicazione per Razzismo Brutta Storia – è stata eletta in rappresentanza dell’associazione nel Direttivo di ENAR – European Network Against Racism (Rete Europea Contro il Razzismo) – la più grande organizzazione anti-razzista d’Europa
Il Network Europeo Contro il Razzismo ENAR – European Network Against Racism è l’unica rete antirazzista pan-europea che promuove l’advocacy per l’uguaglianza razziale e facilita la cooperazione tra gli attori dell’antirazzismo della società civile in Europa.
ENAR è stata creata nel 1998 da attiviste e attivisti che volevano produrre cambiamenti giuridici a livello europeo e compiere progressi decisivi verso l’uguaglianza razziale in tutti gli Stati membri dell’UE. Da allora, l’ENAR è cresciuta e oggi conta oltre 180 organizzazioni in tutti gli Stati Membri.
Tra i successi conseguiti da ENAR nel corso della sua storia, un continuo monitoraggio del razzismo in Europa sulla base di dati raccolti, e la produzione di importanti Report che hanno consentito alle organizzazioni un maggiore potere di contrattazione con le Istituzioni locali, nazionali ed europee nella tutela del diritto di tutte e tutti a non essere discriminati.
Dal 1998, Enar ha sviluppato diversi approcci all’antirazzismo e una visione strategica che promuove lo strumento del Piano Nazionale di Azione Contro il Razzismo negli Stati Membri – basato su una definizione sofisticata del razzismo, che ne comprende la natura strutturale e istituzionale, e le caratteristiche specifiche delle sue diverse forme [per Enar identificabili in Afrofobia, Antigipsismo, Antisemitismo, Islamofobia, Odio Anti-Migrante].
2018, ENAR ha conseguito quattro importanti vittorie nei campi dell’antirazzismo: l’Afrofobia è sempre più riconosciuta come un problema europeo; l’Unione Europea ha preso impegni stringenti di lavoro sull’Islamofobia; ENAR è riconosciuto come uno dei principali motori di un dialogo sull’intersezionalità  a livello europeo, e la Commissione Europea ha pubblicato nuove linee guida per la prevenzione e contrasto dei crimini d’odio.
Accanto al lavoro di Lobbying a livello Europarlamentare finanziato dalla Commissione, ENAR vuole aumentare la cooperazione e la solidarietà tra gli stati membri per creare un movimento di associazioni che possa veicolare la voce dell’antirazzismo in Europa. Lo scopo è quello di porre fine al razzismo strutturale in Unione Europea e costruire strutture, istituzioni e attitudini basati sull’uguaglianza razziale e sull’uguaglianza nella distribuzione di poteri, privilegi e diritti. Per raggiungere questi obiettivi ENAR ha elaborato una teoria del cambiamento.
In questo quadro, l’entrata di Razzismo Brutta Storia nel Direttivo è da festeggiare per molteplici ragioni.
Oltre al consolidamento della collaborazione iniziata in questi anni, questo ruolo garantisce un rinnovato aiuto all’Italia in un momento delicato come quello che stiamo vivendo.
In un momento in cui non esiste opportunità per l’antirazzismo all’interno delle Istituzioni, è fondamentale essere strategici se si vuole che la società civile e le organizzazioni anti-razziste riescano a fare la differenza per le minoranze a rischio di discriminazione che vivono in questo Paese.
Per farlo bisogna partire da un concetto sofisticato di razzismo, indagato sulla base di dati, che consente un piano di lavoro e una strategia di azione per il medio e lungo termine.
Il lavoro di Razzismo Brutta Storia si è sviluppato dal 2008 sia sul piano educativo e culturale – materiali per docenti, corsi, eventi – sia su quello dell’advocacy e delle campagne – L’Italia sono Anch’io – e uno stretto contatto con ENAR consentirà di sviluppare entrambi questi piani, con obiettivi strategici e piani di azione, anche in collaborazione con una rete solida di di respiro Europeo.
Quando il linguaggio d’odio è sdoganato dalle più alte cariche pubbliche, un anti-razzismo basato sui buoni valori e sul superamento della “paura del diverso” rischia di essere, se non inutile, contro-producente. ENAR, così come molte organizzazioni europee che saranno nostre compagne di viaggio, vedono il razzismo come un fenomeno strutturale, e che può essere affrontato solo come tale.
L’Assemblea generale è stata un momento importante di scambio e incontro con attivisti da tutta Europa e da tutto il momento che condividono parti dello stesso framework analitico su cosa sia il razzismo e come affrontarlo.
Attendiamo con impazienza di iniziare il lavoro!!!